L’ignoto.

Per un ciclista medio, una volta accumulata una certa esperienza e una discreta conoscenza del proprio corpo, raggiungere un obiettivo stagionale non è quasi mai un’impresa impossibile. Per quanto grande possa essere il traguardo scelto, quello che un amatore si appresta ad affrontare è principalmente una sfida con sé stesso e i suoi limiti: un percorso che si può preparare e pianificare per tempo con un margine di errore relativamente contenuto.

Una volta fissata “l’impresa”, occorre studiare meticolosamente ciò che si vuole andare a realizzare, contare quante settimana si hanno a disposizione per prepararsi e fare i conti con il tempo che si riesce effettivamente a dedicare all’allenamento. A quel punto basterà scomporre il proprio traguardo nei diversi elementi che lo caratterizzano e studiare un calendario di avvicinamento con impegni progressivi e allenamenti funzionali a migliorare in ciascuno dei segmenti individuati. Al netto di possibili errori di valutazione, se si sarà in grado di seguire con flessibilità quanto pianificato, tutto sarà destinato ad andare per il verso giusto.

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Oltre ogni tuo limite: il mondo delle randonnée

Ho scoperto il mondo delle randonnée per puro caso, come nei più classici romanzi d’amore. È bastato un invito disinteressato durante un corso di spinning: “Ehi! Che fai questa domenica? La mia società organizza un giretto in bici, si va sulle colline dell’Oltrepò. A metà percorso c’è un bel ristoro con vino e salame”. Poche e semplici parole di chi sa come motivare quelle persone che, come me, coniugano la grande passione per la bicicletta con un’innata fascinazione per l’enogastronomia.

Mi ritrovai, così, quasi per caso in partenza per la mia prima randonnée. “Tra Riso e Vino”, una pedalata di 220 chilometri con partenza la mattina presto dalla periferia di Miano, diversi chilometri di pianura per poi giungere nelle colline che circondano la zona tra Pavia e Voghera, dove si attraversa un interminabile saliscendi di quasi duemila metri di dislivello e infine imboccare il tratto di pianura Padana che riporta verso il capoluogo lombardo.

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